venerdì 22 giugno 2012

LA MUSICA NON RINUNCIA AL SOCIALE

Celebrate le loro nozze nel marzo del 1969, la stravagante coppia formata da John Lennon e Yoko Ono, decise di trascorrere la loro luna di miele rinchiusi nella suite presidenziale dell'Amsterdam Hilton Hotel e di permettere l'accesso alla stampa. La loro decisione era finalizzata ad utilizzare indirettamente il sistema dei media per promuovere la pace mondiale, in concomitanza con la guerra che si diramava in Vietnam. Fu da questa suite che si sviluppò il movimento Bed-In - storpiatura del termine inglese Sit-in - che consisteva nel dialogo dei due artisti, seduti su un letto, su temi d'amore e di diffusione di messaggi pacifisti. Quando un giornalista chiese loro le motivazioni che li spingevano a stare rinchiusi in camera da letto, Lennon rispose: "All we are saying is give peace a chance" - Tutto quello che stiamo dicendo è di dare una possibilità alla pace. Successivamente, da questo breve presupposto, John realizzò il brano Give peace a chance, registrato durante il Bed-In di Montreal il 1 giugno 1969 e ottenuto grazie la partecipazione di amici musicisti.
Lennon non si sottraeva ad affrontare la realtà che lo circondava e denunciava i fattori negativi, contenenti in essa, servendosi della musica, come accadde nel 1970 con la pubblicazione di Working class hero, estratto dall'album John Lennon/Plastic Ono BandIl brano, in cui si ascolta la voce di John accompagnata dalla chitarra acustica, narra la storia di qualcuno cresciuto nella classe operaia - working class rappresenta il proletariato in lingua inglese - probabilmente lo stesso autore, ed evidenzia la sua ribellione nei confronti del conformismo e dell'arrivismo. Nel 2007 il gruppo musicale statunitense dei Green Day pubblica una cover, riproponendo le motivazioni sostenute da Lennon in passato, ossia di non permettere alla società, alla religione, ai media di smorzare il desiderio di cambiamenti sociali dell'uomo.


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